TERAMO – Si è concluso con un nulla di fatto, almeno per il momento, il bando emanato dall’Università di Teramo per la messa in vendita di alcuni dei “gioielli” del Rettorato. Uno sfarzo a cui il rettore Luciano D’Amico ha deciso di rinunciare, mettendo all’asta alcuni dei pezzi più pregiati, come il celebre quadro di Francesco Paolo Michetti, e i tre lampadari di Boemia, oltre alle auto dismesse. In particolare, ieri, si sarebbe dovuta tenere l’asta per il quadro, del valore di oltre 16 mila euro di base, e dei tre pregiati lampadari, del valore complessivo di 19 mila euro. Nessuno, però, ha risposto ufficialmente al bando, quindi l’asta è andata deserta. Spetterà ora al rettore decidere se procedere con un nuovo bando o se avviare delle trattative private, visto che, negli ultimi giorni, ci sono state delle manifestazioni di interesse. Intanto altri pezzi, meno pregiati, dell’ex rettorato di Viale Crucioli sono stati riciclati nella sede di Piano D’Accio.
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